Anzio Imperiale. Reperti archeologici dispersi
Ci sono luoghi in cui la Storia sembra aver voluto lasciare tracce più consistenti. Anzio, con la sua Villa Imperiale, ne è uno splendido esempio. Fu luogo di nascita di Nerone e Caligola, vi soggiornò Cicerone, ma prima ancora fu capitale della popolazione dei Volsci, in seguito inglobata dai Romani.
Dei tesori “ritrovati” in questa amena località balneare, che fu dimora di intellettuali e imperatori, in questo libro si trova un dettagliato resoconto. Stupisce prima di tutto la grande varietà di opere riconducibili alla Villa Imperiale, opere che per lo più, adesso, sono collocate in musei diversi dell’Italia e dell’Europa.
Il lettore all’interno di questo volume troverà due capitoli, il primo descrive analiticamente l’antica Antium, il Museo Civico Archeologico e la sua Villa Imperiale, comunemente chiamata “di Nerone”, dalla prima fase repubblicana a quella severiana fino ad arrivare alla sua decadenza e ai restauri più recenti. Nel secondo capitolo troverà invece le schede dei reperti archeologici “dispersi”.
Quello che se ne ricava in conclusione è una visione complessiva, chiara ed esaustiva, di una realtà artistica quanto mai ricca e degna di essere ammirata, rispetto alla quale questo libro rappresenta, allo stesso tempo, un tributo e un contributo.
Annica Cerino